Faccio biologico da tanto tempo e non ho bisogno di troppi prodotti
“Quest’anno siamo un po’ a secco – ci racconta Andrea di Orto del Pian Bosco – abbiamo un minimo di riserva con il nostro pozzo, adesso abbiamo fatto un lago nuovo, però non è facile. Lo scorso autunno abbiamo finito di fare un bacino, un lago artificiale che ci serve per poter raccogliere tutta l’acqua che arriva dai nostri campi e solo da quelli, non da quelli dei vicini, per non avere problemi di residui e se piovesse quello ci darebbe una buona riserva. In più abbiamo un pozzo da cui possiamo attingere, ce n’è due in realtà, uno consortile, quindi è condiviso con altri, e un altro privato, nostro. Ovviamente è sempre piuttosto caro tirare su l’acqua dal fondo, però, se non c’è alternativa l’abbiamo lì. Cerchiamo di fare parecchia attenzione alla qualità dell’acqua. Tutta l’acqua che usiamo viene distribuita con sistemi di microirrigazione, quindi non bagniamo a pioggia o a scorrimento, ma è tutto goccia goccia o microirrigazione e cerchiamo di usarla all’occorrenza, ma senza esagerare anche perché non mi piace spingere troppo le colture. Bagniamo quello che serve per tenere le piante in vita, vigorose ma senza ingrossarle.
Non metto mai colture anticipate più di tanto, ma c’è qualcosa che passa l’inverno sia nelle serre sia in pieno campo, coperto coi veli di sposa, come i cipollotti, gli spinaci, cicorie, qualche sedano, l’insalata nelle serre, ma poco altro rispetto all’inverno. Nel frattempo io continuo a insegnare, sono sempre più preso da quest’impegno, adesso sto collaborando con diverse realtà sia pubbliche che private in materia di produzioni vegetali, sostenibilità ambientale. In questi anni ho notato che in generale c’è stata una crescita di interesse verso il mondo del biologico, verso l’agroecologia che sembra essere diventata la parola del momento, la sostenibilità. C’è una crescita di interesse in generale sul cibo, sul mangiar sano, sul prodotto di prossimità e questo mi fa piacere.
Dall’altro ho visto un grande boom economico che trovo molto speculativo rispetto al biologico dove, vuoi per l’imposizione che arriva dalla Comunità Europea che ci obbligherà ad arrivare al 25% della superficie non si capisce bene con che strategia, vuoi per un discorso commerciale, molti si stanno rivolgendo al biologico, senza avere però una vera motivazione. Sono usciti tantissimi prodotti nuovi che si possono usare in biologico, c’è un grande interesse da parte dei produttori di concimi, di fitofarmaci, di tutto, che da una parte ci facilita la vita, ma dall’altra la trovo un po’ forzata. Chi ha iniziato, come me, tanto tempo fa a fare biologico non ha bisogno di troppi prodotti. Ho visto grande interesse anche da parte degli agricoltori, ma solo perché c’è un’opportunità commerciale più, non perché abbiano cambiato idea rispetto all’inquinamento o alla biodiversità, non c’è quel tipo di interesse, spesso è solo sostituire prodotti che si usano in campo con altri prodotti ammessi e basta.
Quest’anno abbiamo finito il lago e dovremmo inaugurarlo la prossima primavera. C’è stato un grosso progetto botanico, per cui abbiamo messo piante acquatiche, piante palustri, abbiamo lavorato tutto l’autunno scorso per la piantumazione adesso sperano riescano a sopravvivere alla siccità dovremmo arrivare alla primavera con questo progetto e sarà anche da seguire un po’, quindi ci siamo presi un po’ una pausa dalle sperimentazioni. Già lo scorso anno che non era ancora vegetato c’erano insetti acquatici, libellule e uccelli. Adesso dovremo fare i conti con le alghe perchè purtroppo, non essendo nevicato, non c’è stata copertura della superficie e le alghe arrivano prima delle piante: nei prossimi giorni andremo a pescare le alghe e poi vedremo le piante come ripartono, come crescono. Le alghe sono un ottimo fertilizzante per cui le metteremo nel compost. Anche i nidi artificiali che abbiamo messo nel lago sono già stati in buona parte colonizzati dagli uccelli, ne abbiamo visti già parecchi pieni di uova. Fa sperare bene. Anche i caprioli la notte vengono sempre a bere.”