Ai bambini la possibilità di stare in natura
“Finalmente sta piovendo – ci racconta Francesca di BioMatto – spero che questo serva per riallineare un po’ la situazione. Il lavoro va avanti, nonostante le difficoltà legate ai costi.
Io ho un progetto che si chiama La yurta nel bosco di educazione in natura, sui temi della natura e dell’ambiente; questa è la prima parte di lavoro con cui siamo partiti quando abbiamo iniziato l’attività.
Ora stiamo lavorando anche con ragazzi disabili e, tramite i servizi sociali, abbiamo alcuni tirocini nell’azienda agricola, quindi sia formazione in natura che applicazione, mettendo le mani nella terra.
I bambini di per sé non hanno bisogno di essere formati in natura, bisogna solo dar loro la possibilità di stare in natura, sono ancora puri.
È ai genitori che va spiegato, i bambini sono l’aggancio con gli adulti, ma sono questi ultimi che devono cambiare, i bambini non ne hanno quasi mai bisogno.
La ricaduta positiva c’è, ma non è misurabile, nel mio cuore il lavoro ha un risvolto positivo, ma, quando poi passo davanti ai centri commerciali o ai fast food in zona, mi rendo conto che la maggior parte delle persone è lontanissima da questi concetti.
Se fai una passeggiata in natura incontri ben meno persone.”
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