L’agroecosistema è alla base dell’agricoltura

“La vacca in una condizione psicologica buona – ci spiega Mario Profili della Fattoria Lucciano – riesce a produrre una quantità buona di latte perché la produzione del latte è stimolata da ghiandole che sono nel cervello e queste funzionano quando c’è un equilibrio psico fisico buono. E per raggiungerlo il pascolo è fondamentale.

Le nostre vacche non vanno al macello a fine carriera: abbiamo una sezione in azienda dedicata al pascolo brado completamente, quindi non rientrano mai in stalla, dove c’è un torrente dove possono abbeverarsi, dove c’è un bosco dove possono ripararsi dal caldo o dal freddo. E’ un’area di 15 ettari completamente recintata, quella è la loro pensione.

Tutte queste cose fanno sì che il prodotto che arriva sulle tavole, oltre che buono, oltre che sano è pure un prodotto che viene da un allevamento che non sfrutta l’animale, ma che collabora con lui, perché poi di quello si tratta, di una sorta di collaborazione.

L’agroecosistema è alla base dell’agricoltura; l’ecosistema è tutto, siamo anche noi, il nostro modo di agire, è quello che ci permette di alimentarci, di produrre, altrimenti non è sostenibile niente.

Se non si verifica questo agrosistema, questo tipo di collaborazione, non è sostenibile niente, è tutto destinato alla fine, nessuna filiera è sostenibile se non si verifica questa cosa. Pure il biologico.

Il biologico industriale non è sostenibile per questo motivo, perché tu produci in bio, ma se in bio produci polli in batteria non puoi parlare di sostenibilità, puoi parlare di un prodotto che sicuramente sarà meglio di quell’altro alimentato con gli antibiotici, ma non c’è niente di etico né di equilibrato”.

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