La mia scamorza bio

“La scamorza – ci spiega Mario Profili della Fattoria Lucciano – la facciamo come abbiamo sempre fatto, con latte nostro, alimentiamo gli animali quasi esclusivamente a foraggio e pascolo, la produzione è totalmente interna, lavoriamo con dei ceppi di fermenti selezionati da noi, caglio animale di due tipologie – nel caso delle scamorze si tratta di caglio liquido. 

La mia scamorza è bio, prodotta partendo dal pascolo, senza pesticidi, diserbanti nè additivi che altri utilizzano in produzione. E’ un prodotto che arriva da un allevamento etico, i nostri animali vivono una vita felice, le vacche escono tutte le mattine alle 10, dopo la mungitura e dopo aver mangiato, rientrano il pomeriggio alle 16 e questo per tutto l’arco della vita, tutti i giorni, anche se piove, se c’è la neve, anche se non c’è nulla da mangiare al pascolo. 

Questo lo facciamo per dare sfumature diverse, perché le erbe pascolate danno tutte profumazioni che sono caratteristiche e sono molto diverse durante l’anno. Il pascolo anche per fare muovere le vacche, per una questione muscolare, fisica, ma anche per una questione mentale perché il benessere degli animali è fondamentale oltre perché deve essere così eticamente ma anche perché la vacca in una condizione psicologica buona riesce a produrre una quantità buona di latte senza dover spingere in maniera ossessiva con i mangimi, gli ormoni – nel caso delle aziende intensive – perché la produzione del latte è stimolata da ghiandole che sono nel cervello e queste funzionano quando c’è un equilibrio psico fisico buono. E per raggiungerlo il pascolo è fondamentale”.

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Storie di agricoltura.