Finocchi, compost tea e prezzo a valore nutritivo
“Nell’ambito orticolo i finocchi sono una coltura a ciclo medio – ci racconta Claudio Bosco – nel senso che passano circa dai 60 ai 90 giorni dal trapianto alla raccolta. Vengono trapiantati senza pacciamatura perché sono una coltura con crescita molto lenta come tutte le Ombrellifere, come le carote, il prezzemolo e i sedani e quindi hanno bisogno di frequenti cerchiature per poter ridurre il numero di infestanti presenti.
Inoltre, vengono anche rincalzati perché il finocchio è una pianta che, pur essendo tardiva come maturazione, patisce in maniera abbastanza importante il gelo. Sui finocchi usiamo anche il compost tea che è un liquido ottenuto ponendo del compost in acqua e facendo gorgogliare dell’aria in un periodo più o meno prolungato tra le 48 ore e fino a 1 mese e mezzo, l’importante è che si sviluppi la flora batterica aerobica che è quella che entra in simbiosi con le piante. Ovvero c’è uno scambio tra le piante e i microorganismi per cui le piante forniscono loro i nutrienti e i microorganismi in parte migliorano la parte legate alle sostanze nutritive.
La polemica che c’è spesso sul prezzo dei prodotti biologici, mi lascia un attimino interdetto, perché naturalmente si parla sempre di prezzo e non di valore. Infatti, il prezzo è normalmente riferito al kilogrammo di prodotto. In realtà un ortaggio, ma anche un cereale, concimati con molto azoto, producono una quantità di peso maggiore che normalmente però non si accompagna ad un valore nutritivo maggiore. Questo proprio perché la pianta è ipertrofica, ovvero è portata a crescere e non a elaborare i composti che normalmente si elaborano durante tutto il ciclo della pianta. Normalmente, invece, nelle piccole colture biologiche il ciclo è più lento e quindi gli ortaggi, la frutta, i cereali hanno una maturazione cellulare diversa: la stessa parete cellulare è più robusta e quindi queste coltivazioni sono meno soggette agli attacchi di alcuni parassiti. Ma soprattutto quello che c’è dentro alla cellula, i componenti nutritivi che vengono elaborati dalla pianta e che dovrebbero essere assorbiti da noi tramite il cibo, hanno modo e tempo di essere elaborati. Essendo meno ricchi di acqua, i prodotti biologici hanno inoltre una quantità di sostanza secca maggiore. Di conseguenza, se il prezzo fosse riferito non al peso in sè, ma semplicemente alla quantità di sostanza secca, il prezzo del prodotto biologico risulterebbe inferiore”.