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🌈 PROMEMORIA SETTIMANA 13: CONSEGNA 24 — 25 MARZO 🌈

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Tarassaco g 100

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Il Tarassaco (Taraxacum officinale), chiamato, nei diversi dialetti pissacàn, laciacàn, girasù, lacianciùn è sicuramente il simbolo delle piante selvatiche commestibili, certo la più apprezzata per gusto e per rendimento. Si tratta di una pianta perenne, con una radice molto grossa, le foglie sono semplici dal margine dentato. Il...

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Il Tarassaco (Taraxacum officinale), chiamato, nei diversi dialetti pissacàn, laciacàn, girasù, lacianciùn è sicuramente il simbolo delle piante selvatiche commestibili, certo la più apprezzata per gusto e per rendimento. Si tratta di una pianta perenne, con una radice molto grossa, le foglie sono semplici dal margine dentato. Il tarassaco selvatico si trova in tutti i prati incolti, fra le vigne, lungo i sentieri, lungo le strade dalla pianura alla montagna. Del tarassaco selvatico si raccoglie la pianta intera sia prima sia dopo la fioritura, possibilmente con la radice. Le api adorano i fiori di tarassaco, dai quali ricavano il nettare e il polline, che poi diverranno un ottimo miele di tarassaco selvatico. Il tarassaco selvatico viene utilizzato dalla sapienza popolare in ogni sua parte: le foglie lessate, le radici tostate per il caffè e il nettare dei fiori per il miele. In cucina si usa per arricchire le insalate rese gustose dal suo gusto amarognolo e fresco, insieme alle uova sode, così vuole la tradizione piemontese che lo chiama “girasole” e lo consuma a Pasquetta. Le foglie del tarassaco selvatico sono buone anche lessate e condite con olio e limone, per frittate, per un risotto verde, per minestre o come ripieno per pasta fresca. Del tarassaco selvatico si usano anche i boccioli, i quali sono messi sott’olio.