fbpx

🌈 PROSSIMA CONSEGNA: 16 — 17 DICEMBRE 🌈

CONSEGNIAMO LA SPESA OGNI 15 GIORNI, PERCHÉ? 🍀 Abbiamo scelto di ridurre i movimenti su strada dei nostri furgoni, accorpando in modo più razionale le consegne. 🍀 Pensiamo che queste scelte siano da te condivise.

Testo di esempio negozio chiuso

Carciofo Thema senza spine

2,90

I carciofi crescono bene in differenti tipi di terreno, l'ideale è un terreno ricco e sciolto come le zone acquitrinose bonificate, ma vanno bene anche terreni ricchi e argillosi o più poveri ma ricchi di scheletro. In base al terreno cambierà la precocità delle colture e la loro...

Scopri di più

I carciofi crescono bene in differenti tipi di terreno, l’ideale è un terreno ricco e sciolto come le zone acquitrinose bonificate, ma vanno bene anche terreni ricchi e argillosi o più poveri ma ricchi di scheletro. In base al terreno cambierà la precocità delle colture e la loro capacità di resistere alle gelate. Storicamente si rompeva il terreno in profondità e si ribaltavano gli strati. Negli ultimi anni, soprattutto in agricoltura biologica, si cerca di non avere un approccio troppo invasivo con il terreno per cui si effettua solo un’aratura superficiale e si scavano dei solchi ad una distanza di circa 120 cm dove vengono posti gli ovuli (ciò che rimane del carciofo dopo esser andato a frutto).

I carciofi sono i boccioli di una varietà di cardo, dopo la raccolta dei capolini ai lati della pianta si formano dei piccoli cardi disposti a corona. In tarda primavera le foglie seccano e gli ovuli sono quanto rimane della pianta dopo la disseccazione. Il ceppo viene tagliato, vengono rimosse le foglie e le cime. Da ogni pianta vengono ricavati dai 4 ai 6 ovuli. Gli ovuli devono essere ben essiccati per non essere colpiti dalle muffe. Vengono piantati in profondità nei solchi nel periodo fra luglio e settembre e il campo viene irrigato. Dopo circa 10 giorni germogliano e le piantine iniziano ad erompere dal terreno.

Il lavoro in carciofaia prosegue lottando contro le erbe infestanti, effettuando diverse sarchiature, concimando le piante singolarmente e rincalzandole. Verso ottobre la pianta si prepara a fiorire. Il primo bocciolo è quello più pregiato, in sardo lo chiamiamo ‘prima renga.’ Dopo aver tagliato la prima renga si sviluppano ai suoi lati i capolini, che chiamiamo seconda e terza costa.

Le diverse varietà di carciofo fioriscono in momenti diversi: il thema è la varietà più precoce e fiorisce ad ottobre, novembre e dicembre. Il carciofo spinoso si raccoglie più tardivamente, fra dicembre e gennaio. E’ la varietà più a rischio per le gelate notturne proprio perché i primi capolini sono pronti per la raccolta con il freddo. La raccolta avviene a mano per entrambe le varietà. I carciofi thema vengono raccolti tagliando il gambo direttamente con un coltello e ponendo il carciofo tagliato in una gerla che viene tenuta a spalle. La stessa tecnica viene usata anche nella raccolta dei carciofi spinosi con la differenza che per essi la lama del coltello viene fissata su di un supporto che permette di tenere la mano che lo impugna il più lontano possibile dalle spine.
In una giornata di lavoro un operatore esperto può raccogliere anche più di 600 capolini. Il momento migliore per la raccolta è molto variabile e solo l’occhio esperto dell’operatore può determinarlo, i boccioli devono essere della grandezza giusta, ma ancora sufficientemente teneri.

Ai tempi dei miei nonni le carciofaie avevano una vita di 3-4 anni mentre ora il terreno viene preparato ogni anno. Si preferisce sempre alternare le colture. I carciofi sono colpiti da numerose patologie dai parassiti, come le larve delle farfalline notturne nottua che divorano i capolini e a cui, in coltivazione biologica ci si può opporre solo con l’impiego del bacillus thuringiensis o le casside, insetti simili alle cimici verdi che infliggono danni ingenti a tutti i cardi, ai miceti che affliggono soprattutto le carciofaie poste in terreni più umidi o in annate piovose