Guanciale a cubetti g 100
€5,69
Il guanciale a cubetti non è un prodotto tipico della tradizione piemontese, ma essendo la base per numerosi piatti è molto richiesto. Per la preparazione del guanciale a cubetti utilizziamo il taglio di gola dei nostri suini adulti cresciuti all'aperto. La carne viene lasciata sotto sale per 4-5...
Scopri di piùIl guanciale a cubetti non è un prodotto tipico della tradizione piemontese, ma essendo la base per numerosi piatti è molto richiesto. Per la preparazione del guanciale a cubetti utilizziamo il taglio di gola dei nostri suini adulti cresciuti all’aperto. La carne viene lasciata sotto sale per 4-5 giorni, sciacquata ed asciugata, aromatizzata con pepe e noce moscata e posta a stagionare. Per caratterizzare il prodotto e far risaltare la qualità del guanciale a cubetti abbiamo scelto di fare stagionare le carni utilizzate fra i 7 e i 12 mesi, tempi molto più lunghi rispetto a quelli che si trovano normalmente in commercio. Questa scelta è molto apprezzata. Il guanciale a cubetti di grana fine viene così tagliato poco prima del confezionamento. Per gustarlo al meglio suggerisco di lasciarlo a temperatura ambiente per almeno un’ora, poi di gustarlo da solo o con una fetta di pane casereccio. A cubetti è ideale per condimenti. Il maiale è un animale molto intelligente, tende a non essere solitario, ma a rimanere in gruppo. Quando io compro dei nuovi gruppi si instaura un po’ di rivalità per i primi 4-5 giorni, ma poi decidono loro, il più forte comanda, l’altro capisce che deve mangiare dopo, prima mangiano i più forti. Il più forte non è detto che sia sempre un maschio, è sempre il più grande, quello più forte, ma a volte può anche essere una femmina. Come cibo noi diamo solo cereali. In più possono trovare nel terreno frutti o altrimenti erba, radici, insetti perché sono onnivori. Se avvertono un pericolo, anche solo se arrivo facendo un po’ più rumore del solito e non mi riconoscono, se hanno una qualche paura di qualcosa, fanno il loro verso, il grugnito, molto forte e tutti alzano le orecchie, stanno all’erta e tendono a scappare. Quindi comunicano con un linguaggio gestuale e vocale.