Chi è l’acqua?

Oggi riportiamo quanto ci ha spiegato Stefano Vegetabile durante un incontro sul tema dell’acqua.

“Proviamo a capire cosa vuol dire prendersi cura dell’acqua e gestirla, quindi riuscire a usarla nel modo migliore. Ci chiediamo, proprio qua, in questo metro quadrato, come si comporta l’acqua? Cominciamo con delle micro, micro, micro osservazioni.
Alla base di ogni nostra osservazione c’è questa domanda: CHI E’ L’ACQUA?

Perché, cos’è lo sappiamo tutti, diciamo H2Oe siamo a posto. Ma se incominciamo a chiederci chi è, come è fatta, come si comporta, ci diamo la possibilità di aumentare le percezioni che abbiamo dell’acqua. Questo è molto, molto importante perché se mi chiedo l’acqua io come la vedo? Pioggia, va bene, neve, va bene, nebbia, rugiada e via via dicendo. Questa è acqua e le piante si nutrono di quell’acqua tantissimo. Ultimamente abbiamo visto anche un declino molto forte della rugiada e, tra l’altro, la rugiada è uno degli indicatori dell’inquinamento, questo ce la dice lunga.
Un terreno sarchiato può arrivare ad accogliere fino a 5 litri a notte di acqua in forma di rugiada, ogni metro quadro: è tantissimo, praticamente un’irrigazione.
Nel periodo in cui c’è la rugiada, magari solo 15 giorni all’anno, per 5 litri al metro quadro, io ho già stoccato un bel po’ di centinaia di litri, migliaia di litri su una superficie. Questo vale per qualunque cosa che vogliate fare con un sistema naturale. L’altra cosa che bisogna assolutamente osservare è come si comporta: in natura avete già visto l’acqua che va giù dritta per 200 m? No, gira sempre. Perché gira e non va giù dritta? Segue curve di livello, ma tende, per sua natura, ad accomodarsi.  È un tipo di materia che è in grado di adattarsi a qualunque superficie in maniera estremamente perfetta. Mentre di solito si dice che la materia ha come caratteristica la tridimensionalità, l’acquaha la costante della superficie. La parte sotto si adatta, e questo è fondamentale nell’agricoltura, perché le permette per esempio di stare su una foglia, permette il fatto che possa salire come rugiada,e io, per gestire un bacino, posso capire come lei si muove.
Quando faccio un canale,se capisco come si muove, posso evitare l’erosione: infatti, se io faccio un canale dritto, sicuramente quelcanale lì a un certo punto franerà perché l’acqua, per la sua elasticità, incomincia a muoversi in un modo serpentino erodendo il suolo. Perché lei vuole arrivare creare una palude e arriverà dopo alcune centinaia di anni a fare una palude. Quindi ogni volta che noi la canalizziamo in un tubo dritto, vuol dire che non abbiamo per nulla preso in considerazione chi è l’acqua. Osservare l’acqua non è facile, ci va veramente molta, molta pazienza. Guardando l’insalata, per esempio, possiamo vedere che sistema usa l’insalata per prendere l’acqua: questo è importante. 
Pensiamo al cuore dell’insalata, ad esempio quando piove. Tutte le increspature dell’acqua fanno in modo tale che l’acqua rimanga lì, perché sfruttano la tensione della goccia. L’insalata, non avendo studiato chimica, non avendo studiato scienze, sa che la gocciolina per questa facoltà dell’adesione dell’acqua alle pareti, rimane lì. E tu vai lì, magari a mezzogiorno, e apri le foglie e sono ancora tutte piene di goccioline che durante la giornata il sole le scalda, quindi si aumenta, diciamo la superficie del volume dell’acqua che tocca la parete, quindi la goccia scende giùtutta diretta alla radice. Perché l’acqua si muove sempre a spirale, o a onda o a spirale. Anche dentro l’insalata: se guardate tutte le foglie sono messe in modo che portano l’acqua alla foglia sotto e quella sotto la raccoglie e la portano ancora sotto, con una spirale che scende e va tutta alla radice Non ne spreca assolutamente. Così come la zucca, se voi fate caso, c’è una zucca sotto ogni foglia. C’è lo stelo che ha una leggerissima incananatura, in modo tale che l’acqua corre giù come una grondaia e subito sotto c’è una radice. Quindi la foglia ha preso 50 gocce di rugiada e tutte quelle 50 gocce fluiranno pian piano con un ritmo preciso, man mano che aumenta la temperatura alla mattina, perché si uniscono, fanno la goccia più grossa, va giù, si uniscono, va giù e non ne perde una. E quando il sole è alto che la rugiada comincia a evaporare. La pianta ha già raccolto tutto. Capite che intelligenza megagalattica?

L’altra cosa che dobbiamo sapere è: CHI E’ LA PIANTA?

Questa è la domanda, una domanda molto importante. Noi abbiamo visto che la pianta ha tutti questi sistemi di per gestire l’acqua, però sappiamo che dobbiamo continuamente irrigare, soprattutto l’orto, perché? Perché abbiamo un suolo che non è più in grado di trattenere e gestire l’acqua e quindi la vitalità che c’è all’interno, quindi la prima cosa da fare è gestire la vitalità del suolo, con humus, letame, compost. Questo genere di cose fanno uno strato colloidale che trattiene come una spugna. E, secondo, non concimare. Non mettere azoto, principalmente perché l’azoto è un sale. Ogni volta che voi mettete un cucchiaino di sale in bocca, poi, quello che fate dopo è bere un bicchiere d’acqua, magari anche un litro d’acqua, anche se non avete sete, perché avete aumentato il sale e vi viene sete perché l’intelligenza del vostro corpo dice ‘ma cosa me ne faccio di tutti questi sali? Ne ho troppi’.
Nella pianta la stessa identica cosa, per cui se io vado a mettere nel suolo uno dei sali, principalmente di azoto, in maniera un po’ spropositata nel suolo creo un rischio molto grosso, perché la pianta, all’interno di un terreno sano, ha un sistema di comunicazione che sa che laggiù in fondo, c’è un minerale e pian piano lo porta alla radice. Quando il suolo è vitale, quindi ci sono i funghi, ci sono i batteri, eccetera, la pianta può scegliere cosa mangiare. Quindi dice, adesso sono in una fase, sono piccolina, mi serve dell’azoto e se lo va a prendere.Adesso devo andare a fiore, mi serve del fosforo, me lo vado a prendere. Adesso devo fare il frutto, mi serve il potassio, lo vado a prendere. Da quando fa la fogliolina a quando servirà il potassio, magari passanoquattro mesi, tre mesi. Se invece io butto la miscela di azoto, fosforo, potassio no nel suolo. Cosa succede? Che sono sali per cui appena piove o c’è la rugiada, si sciolgono nel suolo, quindi aumento il contenuto salino. Quando la pianta inizia a mangiare dice ‘adesso mi serve un po’ di di azoto perché devo fare la fogliolina e prende l’azoto. Poi dice, adesso bevo perché così porto la l’azoto in circolo. Però, beve anche il il fosforo e il potassio. Che a lei non serviva in questo momento. Quindi che cosa succede? Lei si ritrova ad avere del potassio in circolo che, dice, non me ne faccio niente. Allora vuole scioglierlo, perché se sa che se per caso questo sale le va a intaccare il nucleo cellulare, muore la cellula, e allora beve. Ma bevendo prende sempre potassio, sempre fosforo. Quindi il concime attiva questo circolo vizioso. Cresciuta di 20 cm, in realtà la pianta è super dopata, è una pianta molto malata e passerà tutto il resto della sua vita a cercare di disintossicarsi. Questo cosa vuol dire? Che abbasserà le difese immunitarie e qualunque micro insetto nell’arco di 10 km se lo becca e fa secca”

Storie di agricoltura.