Orto e curve di livello

“Quest’anno – ci spiega Stefano Vegetabile – abbiamo riprogettato l’orto sulle curve di livello. Praticamente il discorso è questo: per una gestione normale dell’acqua, stiamo cercando tutte le strategie possibili per stoccare l’acqua del suolo. Anziché stoccare delle taniche, è molta di più l’acqua che puoi stoccare nel suolo.

Fino a ora quasi tutti hanno cercato di far andare via l’acqua che cade dal cielo, con solchi e fossi. Noi invece vogliamo catturarla e distribuirla in modo omogeneo e cioè rallentarla, distribuirla e poi stoccarla come ultimo obiettivo.

Quindi praticamente il discorso è molto semplice, anziché fare un fosso che sia pendente e quindi porti via l’acqua, facciamo un fosso che sia il piano, così l’acqua che arriva si ferma. Quindi facciamo i fossi sulla curva di livello, cioè facciamo delle linee in piano, rispettando la pendenza del suolo. È lo stesso principio di quello della risaia, quando vediamo quelle foto dei campi in Cina che sono di tutti quei terrazzamenti piatti, dove l’acqua arriva, riempie la prima la prima linea della collina, poi per troppo pieno scende
sulla seconda e scende via dicendo. Noi facciamo la stessa cosa in una maniera molto più semplice. Il principio è quello, quindi andiamo a creare delle linee sulla curva di livello.

Su una forma quadrata, come normalmente si fa l’orto, avremo delle linee più o meno curve che prendono la morfologia della collina: lì vengono costruiti dei piccoli bancali rialzati che fanno un po’
la diga. Quindi l’acqua arriva, si ferma su ogni bancale che ha quel canalino di raccolta, così c’è il tempo che il bancale, cioè il suolo, assorba lentamente l’acqua una volta che è finito il temporale. E poi, con un sistema a scacchiera, come sono disposti bancari, finisce su quello dopo. E questo è un vantaggio
enorme: tu hai stoccato a terra l’acqua che ti serve”.

Storie di agricoltura.