Peperoni e animali con le piume

“La siccità è un problema per il peperone – ci dice Paolo di Cascina Campora – io coltivo quello di Capriglio, di peperoni ce n’è pochissimi, il sole cocente li ha bruciati molto.

Anche per gli animali è un problema, nel senso che c’è pochissima erba, i prati sembrano pieni, ma in realtà è molto molto fine, non ce n’è e quindi devi aiutarli, a differenza degli altri anni, con del mais, quello che è venuto, dell’orzo, grano, un po’ di cereali perché di erba ce n’è l’80% in meno dell’anno scorso.

Gli animali patiscono il caldo sicuramente, i ricoveri sono fatti con dei pannelli tipo quelli da celle frigorifere, che sono freschi d’estate, ma tengono il caldo in inverno: l’avevo già fatto proprio nel caso in cui succedesse che facesse molto caldo, così si riparano un po’ di più, quindi quello è un aiuto non da poco. Tuttavia il calore di quest’anno, di 40 e passa gradi, l’hanno patito perché sono liberi, quindi di giorno vanno in giro e magari stanno all’ombra, ma quando hai 35 – 36 ° all’ombra, per un animale con le piume non è tanto facile. Anche sulla covata ci sono delle ripercussioni, infatti gli animali non rimangono sul nido perché fa caldo e quindi covano molto meno.

Di positivo c’è che non ho avuto mortalità, a differenza di altri anni. Vuol dire che la mia scelta di razze rustiche mi ha premiato.”

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