La seconda vita degli aghi di pino

La stagione sta andando molto bene – ci dice Claudio Priotti di Cascina Danesala primavera qui non è stata così siccitosa. Il gran caldo ha fatto anticipare la maturazione ed aumentare il grado zuccherino, i mirtilli sono ciccioni e dolcissimi. È ancora presto per fare stime, ma probabilmente sarà un’ottima annata. Sono positivo perché ho imparato che se ci si diversifica è più semplice, ad ogni stagione qualche coltura non va bene, ma qualcuna andrà sicuramente per il meglio, è filosofia di sopravvivenza, ne sono proprio convinto, l’ho sempre visto.

Noi coltiviamo diverse varietà di mirtilli, alcune più precoci, altre tardive. Il raccolto inizia a metà maggio e continua fino a quando la drosophila non inizia a danneggiare i frutti cibandosene, quindi non sappiamo mai bene fino a quando raccoglieremo. Il raccolto quindi continua fino a quando i frutti non vengono bucati da questo insetto, a quel punto li destiniamo ai succhi di frutta.

Noi facciamo pacciamatura con aghi di pino, oppure semine di trifogli nani che fanno copertura e arricchiscono il terreno. Fare la raccolta di aghi di pino nei boschi è faticoso, ma molto bello, si lavora sotto pinete bellissime. Contro la drosophila esistono dei metodi e dei prodotti nuovi che si usano in biologico per contrastarlo, esistono anche prove nell’uso di antagonisti che però finora non hanno dato effetti troppo positivi. La drosophila vola basso, fino ad un metro, metro e mezzo, quindi un altro metodo è quello di fare delle recinzioni a bordo campo con reti fini.

Io personalmente non le uso, non abbiamo neppure le reti antigrandine, non vogliamo coprire le piante di plastica e neppure recintare, tengo conto che parte del racconto andrà a quest’insetto e questo fa parte della natura. È un po’ la filosofia del non fare, di lasciar fare alla natura. Io ci credo molto.”

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