Cotechino g 90
€2,21
Produciamo il nostro cotechino partendo da queste parti dell’animale: gola, pancetta, guanciale, cotenna e un po’ di spalla tritati. Il cotechino è uno dei classici della cucina piemontese. Io preparo il cotechino secondo le ricette dei contadini di una volta, inserendo in un budello naturale l’impasto di carne...
Scopri di piùProduciamo il nostro cotechino partendo da queste parti dell’animale: gola, pancetta, guanciale, cotenna e un po’ di spalla tritati. Il cotechino è uno dei classici della cucina piemontese. Io preparo il cotechino secondo le ricette dei contadini di una volta, inserendo in un budello naturale l’impasto di carne suina, grasso e cotenna, dopo l’aggiunta di sale, pepe e altre spezie. Un cotechino è buono quando, dopo almeno un’ora e mezza di cottura, è facilmente affettabile e “tiene la fetta”: questa deve presentarsi compatta, con aspetto uniforme e colore roseo tendente al rosso. Il mio grande sogno, adesso non è ancora così, è arrivare ad avere una scrofaia dove nascono i maiali e io divento autosufficiente con 100% delle mie carni che arrivano da maiali allevati all’aperto a Ferrere, in Piemonte, che mangiano con cereali della zona. Questo è un po’ il mio obiettivo finale. Ci vorranno un po’ di anni. Ho una cascina con della terra e adesso la sto sistemando, c’è già una struttura, una stalla vecchia dentro. Per me son tutte cose nuove, anche l’allevamento all’aperto in una cascina con dei boschi non è che sia molto sviluppato in Italia. Inizierò con mettere 50 maiali, spero fra due anni di averne 200 all’aperto poi da lì crescere. La stalla è il ricovero che bisogna comunque avere. L’idea è che in questo modo il prodotto sarà ulteriormente qualificato. Se il maiale sta all’aperto e mangia OGM free, il prodotto ha una marcia in più. In Piemonte qualcosa del genere non c’è. La carne dei maiali allevati all’aperto è senz’altro più consistente. Ho partecipato ad un progetto con un’universitaria a Grugliasco per una tesi sui conservanti, vediamo se riusciamo ad accedere a un bando e avere dei finanziamenti per cercare la quantità di Omega 3 presenti nelle carni nell’allevamento all’aperto.